mercoledì 26 settembre 2012

Gli occhi celesti della signora Maria...


Sabato, sono al supermercato a fare la spesa. La vedo, la signora Maria, che si affanna come sempre a cercare tra gli scaffali i prodotti che costano meno. Stanno sempre o in alto o in basso, quei prodotti meno reclamizzati e meno cari,  in mezzo ci sono solo quelli che la pubblicità ci impone e che costano di più. Ma la signora Maria è piccolina, non ci arriva in alto. E poi è anche piena di acciacchi e fa fatica a piegarsi per prendere quelli più in basso. 

Allora mi avvicino, l'ho vista parecchie altre volte, ci ho anche parlato, so un po' di lei e lei sa un po' di me. Le chiedo se posso darle una mano. Mi fa un sorriso bellissimo e i suoi occhi celesti si illuminano di gratitudine. E, sempre col sorriso, mentre le prendo l'olio che costa meno, mi torna a raccontare della sua vita...
Ormai la so quasi a memoria, la sua vita, ma tutte le volte mi diverte lo stesso risentirla parlare con quel suo dialetto mezzo bolognese, mezzo toscano, mezzo romano.... E' arrabbiata con il Governo perchè dice che con meno di 500 euro al mese, la sua "pensione minima", non ce la fa più a campare, visto che deve anche pagare un affitto di quasi 200 euro al mese. E si ritiene fortunata, perchè paga poco per la casa...

Mi spiega che le vanno via quasi 50 euro la settimana (ben sette euro al giorno !) per mangiare, comprarsi ogni tanto qualche vestitino in piazzola, pagare le bollette. Bollette che la mettono in crisi, quando arrivano, perchè si sommano all'affitto e il "tutto" supera la sua pensione. Ha un figlio che lavora a Torino e un po' l'aiuta, ma anche lui è messo maluccio con la crisi della FIAT e di tutto l'indotto. Ha una moglie che non lavora e due figli da far diventar "grandi", come dice lei... L'altro figlio invece sta in Argentina da parecchi anni. Emigrato... E' un po' triste quando parla di lui, perchè non lo vede quasi mai, solo ogni 2, talvolta 3 anni quando torna con la famiglia, a Natale, e allora fanno festa.

Gran donna, la signora Maria ! Non le ho mai chiesto l'età, ovviamente, ma secondo me viaggia attorno agli ottanta. Pur nella sua quasi (?) povertà è sempre vestita bene e ha una grandissima dignità quando parla e racconta la sua vita, la fatica che ha fatto nel dopoguerra per tirare su i due figli. Con un marito, che ha perduto qualche anno fa, che spesso era senza lavoro, da giovane. Quando mi parla delle ristrettezze di adesso, non si lamenta. Si arrabbia, appunto. E' diverso. Ma non si compiange, mai.

Mi torna a chiedere cosa faccio nella vita. Le dico che ho una famiglia anche io, moglie, figlia; e che non ci va, tutto sommato, tanto male, visto che il lavoro ce l'abbiamo entrambi e anche due validi stipendi, addirittura "strabilianti" se confrontati con la sua pensione. E la crisi fino ad ora ci ha lasciato abbastanza in pace. Certo, avendo un "mutuo" da pagare si sta un po' attenti alle vacanze, non si cambia la macchina vecchia. Ma il cinema del sabato non ce lo neghiamo, la pizza fuori una volta la settimana pure, la bottiglia di vino buono, quando si può... Certo non le cene con le ostriche, pasteggiando a champagne, quelle no, quelle le lasciamo ad altri...

Lei si rallegra per me e mi dice invece che al cinema non ci va da almeno 20 anni. E le dispiace perchè da giovane ci andava. Adesso guarda sempre la TV, però è inorridita da tutti quei "grandi fratelli", da tutte quelle "isole dei famosi" e dalla qualità che non c'è più. Già, la qualità che non c'è più... A lei piacevano, pensa un po', le commedie di Eduardo, gli sceneggiati degli anni '60, "il Mulino del Po", "I fratelli Karamazov"..., oppure anche "Canzonissima" o "Studio Uno", quando ogni tanto c'era qualche artista che raccontava anche una poesia, o faceva anche solo ridere. Adesso queste cose le danno in replica solo di notte, tardissimo, oppure su tutti quei canali del digitale terrestre che lei non capisce neanche quanti sono e come si fa a trovarli...

Si è fatto tardi, la saluto, pago la mia spesa, torno a casa. 
Ma ho un pensiero che mi è rimasto in testa: la pensione minima della signora Maria.

Vado su internet e scopro che si tratta, in effetti, di quasi 500 euro al mese, e a prendere questa gran cifra sono poco più di un milione e mezzo di persone, in Italia. Nostri concittadini, che hanno lavorato magari come dannati durante i loro anni migliori (si dice così, no ?) per tirarci fuori dal disastro della guerra, per crescere dei figli, mandarli a scuola, dar loro un futuro,...e che vivono, adesso, spesso soli e in condizioni talmente critiche da farli trasformare, talvolta, addirittura in mezzi delinquenti (vedi qui). 

Mi sale la rabbia.

Si, rabbia, perché io non sono buono come la signora Maria. Mi viene da pensare al nuovo scandalo della Regione Lazio (vedi il video) con quel signore grasso e barbuto, che provo fastidio persino a nominare. Leggo quanto spendeva per una sola cena con i suoi amichetti di partito. Leggo bene ? Più di 8000 euro, per una cena ! Confronto questo "numero" con la pensione minima della vecchina di San Ruffillo: 500 euro al mese. E allora, calcolo: se 500 euro è la pensione minima mensile della signora Maria e invece una "sola" cena di quel signore costa quasi 8000 euro, allora significa che con i soldi di quella "sola" cena si potrebbero pagare: 8000 diviso 500 uguale 16 mesi di pensione minima. Oppure, in alternativa, si può aumentare di 100 euro e portarla a 600 euro al mese, quella pensione, e saltano fuori 80 mesi con la pensione aumentata, per la signora Maria, cioè quasi sette anni ! Che per lei potrebbero voler dire il resto della sua vita. E tutto questo con i soldi di una cena di quel signore !

Si, lo so, sono ragionamenti qualunquisti. Le sento già le critiche.
Sei su populista, Carlo. Non si risolvono così, le questioni...che diamine...E' un ragionamento "di pancia", non "di testa"....
Vero, non si risolvono così, le questioni.
Però, lo stesso, queste cifre fanno pensare. Perché si sente sempre dire che le "ruberie " di certa politica sono "eticamente" esecrabili ma non spiegano il "buco", la crisi.  E il problema è...un altro.

Sarà anche vero, anzi è vero, che il problema è un altro. Però intanto quei numeri non sono tanto piccoli, soprattutto se si considera che quelle "cene" erano tante, che quei "trastulli" erano tanti, le feste da decine di migliaia di euro, con i "festanti" vestiti da "maiali", il tutto pagato da soldi pubblici.

E allora mi viene in mente che alla signora Maria non gliene può fregare di meno che il problema sia...un altro. Perché lei con 100 euro in più al mese potrebbe andare, fino al termine della sua vita, qualche volta al cinema, oppure non agitarsi se le arriva una bolletta della luce, oppure...guarda un po', comprarsi un vestitino in tono con i suoi begli occhi celesti...La crisi, per carità, resterà, ma intanto lei camperà un po' meglio i suoi restanti anni di vita su questa terra.

Non so perché, ma a me sapere che questa "ridistribuzione" di...fondi non è accaduta e non accadrà, secca parecchio. E a lei, prof. Monti, non secca ? E a Voi, cari governanti tecnici, non secca ?

Lo so che molti di Voi si sono indignati. E hanno detto che così non può andare. Che è uno schifo. Che si è arrivati al fondo del barile. 

Sorry: Non basta più la vostra indignazione. Non basta più.

Facciamo invece così: se secca anche a voi come a me, fate una cosa semplice semplice: confiscate-prelevate-chiedete indietro, vedete voi come fare, i soldi che si sono "fregati" tutti questi "signori" che hanno fatto finta di fare politica, "ingozzandosi" invece con i loro "amichetti" di ostriche, di "abbacchio", o di "porchetta", innaffiando il tutto con champagne da 500 euro la bottiglia.
Poi, con quei soldi confiscati, prelevati o richiesti indietro come risarcimento, aumentate per "Decreto Legge"  la pensione minima di quanti più potete cittadini over, diciamo...,75 anni. Finchè ce ne sono, di quei soldi...

Aumenterete di 30 euro al mese ? Bene, sarà un segnale. Ma vedrete che non saranno 30 euro...saranno parecchi di più. E questo lo sapremo presto, sperabilmente, quando si saranno aperti tutti i vasi di Pandora che fino ad oggi sono rimasti socchiusi. Ammesso che non li richiudano prima di capire bene cosa c'è dentro. Perché "puzzano" troppo...


E dopo che avrete fatto un Decreto Legge del genere, andate pure a dire che avete subito il ricatto dei qualunquisti, cioè di gente come me, che non ne capisce di economia come voi, e che invece si accontenta solo di cercare di capire come funziona il mondo "vero", non quello finto della "finanza", del  quale dite di sentirvi vittime, anche se qualcuno invece pensa che ne siate i portavoce.
State sereni, ce ne faremo una ragione, di essere accusati di qualunquismo da voi. Per quanto mi riguarda, quando rivedrò la signora Maria, la accompagnerò al bar e ci berremo assieme un bel bicchiere di prosecco, alla vostra salute.

E magari, alla signora Maria, la vecchina di San Ruffillo, quel giorno risplenderanno luminosi i suoi meravigliosi occhi celesti, e chissà forse una lacrima di gioia le solcherà il viso pieno di rughe, donandoci ancora un piccolo barlume di speranza. 

Carlo.

7 commenti:

  1. Sei riuscito a tradurre in parole i pensieri... Il post è semplicemente meraviglioso... ma perchè rimango così pessimista?
    Claudio Cassardo

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  2. Caro Claudio, a me dicono 4 volte al giorno che sono "Ingenuo". Che, come ben sai, nel nostro mondo significa... "coglione". E' vero, sono ingenuo e sono anche coglione. E questa ingenuità e coglionaggine me l'hanno passata i miei genitori, anche loro ingenui e coglioni come me. Mio padre credeva negli ideali. Diceva che le persone passano, gli ideali restano. E senza ideali non si va da nessuna parte. E io credo che avesse ragione, anche se quando era vivo, spesso non gliela davo. Ma mi sbagliavo.

    Si, ho ancora il "difetto" di credere nelle persone. Quelle come la signora Maria, e di queste ce ne sono una smiliardata anche in Italia. Solo che non hanno voce in questa società di "urlatori" e piena di farabutti. E allora io, con questi piccoli post cerco di dar a loro un po' spazio, un po' di visibilità. Perchè se la meritano.

    Non possiamo permetterci di essere pessimisti, non possiamo, Claudio.
    E lo sai meglio di me che non...possiamo.

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  3. Grazie Carlo.

    Gli occhi celesti della signora Maria, spalancati di fronte all'ingiustizia e al degrado morale di questo paese, rappresentano uno schiaffo, un grido di indignazione e di sdegno che non possiamo non ascoltare.

    La violenza subita dagli ultimi con tale palese e sfacciata evidenza, ci spinge (quasi) alla mobilitazione.

    Io sento, però, che gli occhi della signora Maria spalancati di fronte al degrado morale della classe politica rappresenti la punta dell'Iceberg. Il punto da cui possiamo (e dobbiamo) partire per un ragionamento e una azione più ampi ed incisivi.

    E mi chiedo:

    1. Perchè la classe politica italiana è corrotta ?

    2. Chi sono i corruttori ?

    3. Chi trae vantaggio dalla corruzione della politica ?

    Sono domande a cui non possiamo sottrarci se vogliamo passare dai sintomi alle cause della malattia e scatenare una lotta per rimuovere le cause e non solo per contenere il danno riducendo i sintomi.

    Proviamo a rispondere.

    Verrebbe da dire: i politici sono corrotti perchè gli conviene ! perchè aumentano a dismisura il proprio tenore di vita depredando il denaro pubblico. Perchè si fanno delle clientele personali che gli consentono di accumulare potere personale e mantenersi al potere.

    Sicuramente questa spiegazione - antropologica direi - ha una base di verità.

    Il che vuol dire che noi (popolo) abbiamo mandato al potere i personaggi più corruttibili e non abbiamo fatto nessuna selezione. Non stiamo scegliendo i migliori ma i peggiori. Quelli che non hanno freni morali. Quelli che, di fronte a una mazzetta, allungano la mano e se la prendono senza perdere il sonno, la notte. Quelli che non hanno una coscienza civile.

    Dobbiamo quindi chiederci: perchè il "sistema" non riesce a scegliere i rapresentanti migliori ?

    Ma prima rispondiamo all'altra domanda: chi trae vantaggio dalla corruzione della politica ?

    Sicuramente il politico, abbiamo detto.

    Però, per il politico, questo vantaggio è anche accompagnato da un rischio: il rischio di essere scoperti, il rischio di finire nella gogna mediatica, il rischio di vedersi piovere addosso le monetine della rabbia popolare e del furore cieco di chi scopre il verminaio (ti ricordi nel '92 ? Forlani con la bava alla bocca di fronte al PM ? non ti sembra di vivere un film già visto ?).

    E' un grosso rischio che solo le persone più avvezze al crimine e al ladrocinio sono in grado di gestire.

    Ma c'è qualcuno che trae vantaggio dalla corruzione politica e che non rischia nulla ?

    Domanda ineludibile.

    (... continua...)

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  4. (seconda parte)

    Perchè se questo qualcuno c'è ed ha un nome e cognome, forse è lì, nella sua direzione, che dovremmo scaricare la nostra rabbia con la massima priorità (dopo aver bastonato i corrotti sorpresi con le mani nel sacco).

    Rispondo a questa domanda con un'altra domanda: cosa dovrebbero fare i politici, i rappresentanto, quando entrano nelle istituzioni per rappresentare il popolo ?

    Cosa dovrebbero fare ?

    Provo a rispondere: dovrebbero REGOLARE. Dovrebbero fissare le REGOLE del gioco. Dovrebbero far RISPETTARE queste regole.

    Dovrebbero porre dei limiti allo strapotere della finanza parassitaria, ad esempio. Mettere un limite alla voracità del capitale speculativo.

    Dovrebbero fare domande scomode, frenare gli appetiti, controllare, sanzionare, proteggere il popolo che rappresentano.

    Se non lo fanno (perchè NON lo fanno, perchè se lo avessero fatto non saremmo arrivati alla esplosione delle bolle speculative e adesso non spenderemmo fiumi di denaro pubblico per salvare le banche che hanno causato la crisi) ne trae vantaggio chi DOVREBBE essere controllato.

    Ecco dunque che, per chi dovrebbe essere controllato, è opportuno e conveniente avere una classe politica di INETTI e CORROTTI, nominata dall'alto e non selezionata dal basso, in base al merito. Una classe politica di CORROTTI e RICATTABILI che si piega al loro servizio in cambio dei 30 denari che vanno a compensare il rischio personale della corruzione e dell'immoralità.

    Allora vorrei parlare del CORRUTTORE e non (solo) del CORROTTO. E lo vorrei fare - intendiamoci - dopo aver messo in galera il corrotto ma non vorrei fermarmi al corrotto.

    Abbiamo spazzato via il pentapartito nel 92.

    Cosa è cambiato ? Ci sono solo NUOVI corrotti in parlamento.

    Ed ora siamo nel 2012 e la signora Maria continua a gridare il suo dolore silenzioso.

    Abbiamo il dovere di fare di più e di stroncare le CAUSE e si scovare il volto del corruttore.



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  5. Complimenti a Carlo per il suo post il quale oltre ad esse bello offre il destro per una riflessione sulla corruzione e le sue cause.
    Intanto precisiamo subito che il fenomento esisteva anche quando si votava con la preferenza; questo per sottolineare che anche quando si sceglieva si sceglieva male. Intendiamoci, la preferenza dev'essere ripristinata e alla svelta, ma senza farci troppe illusioni sugli effetti.
    Sandro si chiede, e giustamente, chi è il corruttore. E' semplice!Il corruttore è il cittadino che in campagna elettorale si reca nell'ufficio del candidato per "chiedere e promettere".
    Quanto alla domanda perchè scegliamo sempre i peggiori mi viene di rispondere: perchè i peggiori fanno audience in un paese che si lascia incantare dall'imbonitore di turno, e siccome i partiti per vincere le elezione hanno bisogno di questi personaggi ecco che il gioco è fatto.
    Come se ne esce? Non certo con le leggi. Anche se quelle sulla corruzione, peculato , malversazione ecc. devono essere molto rigorose e severe: quelle attuali in alcuni casi promuovono anzicchè scoraggiare.
    Ma ciò che può darci qualche speranza di miglioramento è comprendere che un cittadino a un candidato politico non deve "chiedere" ma "ESIGERE". E in seguito controllare. Esigere innanzitutto dirittura morale e coerenza tra le promesse elettorali e le azioni durante il mandato.
    Insomma occore un salto. Un bel salto di qualità collettivo.

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  6. Scusa Giuseppe ma l'affermazione. << il corruttore è il cittadino >> io non la posso accettare.

    Almeno non così, con questa formulazione "tranchant".

    Ma ti vengo dietro cercando di fare un po' di ordine (almeno tra le mie idee).

    I "cittadini" possiamo classificarli in tre categorie, tre "strati", tre "classi".

    In basso, laggiù, ci sono le signore MARIA.

    Che sicuramente sono tante, in buona fede, non hanno mai chiesto favori a nessuno, non hanno mai protestato in modo scomposto. Sopravvivono, come posso, alla macchina schiacciasassi della crisi CAUSATA dal liberismo e dalla corruzione.

    Più in alto ci sono i cittadini "eletti".

    Quelli che si presentano alle elezioni e prendono il voto dalle signore MARIA.

    Gli eletti li conosciamo e sappiamo che non meritano la nostra stima (non tutti almeno).

    Sopra gli eletti, SOPRA, c'è un altro strato di "cittadini". Che chiamerei i sovrani.

    I sovrani, per definizione, stanno sopra gli altri.

    Cosa fanno ?

    Semplice: esercitano il potere attraverso il denaro.

    Controllano i vertici dei partiti e decidono la composizione delle liste assicurandosi che - tutti i possibili eletti - siano corruttibili.

    In questo modo, la signora MARIA va a votare, democraticamente, e sceglie, democraticamente, un eletto tra quelli disponibili (gli altri, i migliori, gli incorruttibili, quelli che non si lasciano piegare per niente al mondo) semplicemente NON sono in lista. Non ci sono arrivati. Non ci arrivano.

    Gli eletti vengono eletti dalle signore Maria, accedono al potere, e siccome sono - by design - corruttibili, vengono corrotti.

    E iniziano a fare gli interessi dei sovrani dimenticando la signora maria.

    Fare gli interessi dei sovrani è semplice: basta NON fare.

    Non controllare.

    Non regolare.

    Non limitare l'arbitrio della finanza (ad esempio) che è in mano ai sovrani.

    Con questa precisazione posso accettare la tua affermazione secondo la quale i cittadini (sovrani) corrompono gli eletti.

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  7. Neanche io, Sandro, posso accettare la tua suddivisione. O meglio, concordo su quelle citate e in special modo sul profilo dalla signora Maria, ricca solo di dignità. Ma ce n'è almeno un'altra di classe, da te tralasciata, che è numerosa e "rumorosa".
    E' quella costituita da quelle persone che ragionano con la pancia ,per non citare altra parte del corpo; da quelle che curano solo i propri interessi e lo Stato è una vacca da mungere; da quelle, per farla breve, che hanno creduto ,e credono ancora,(alcuni in buona altri in cattiva fede) allo slogan: " Non metteremo le mani in tasca agli Italiani". Se non includi questi, Sandro, dovremmo pensare che a votare Berlusconi siano state le signore Maria. Il che è inammissibile!
    Certo, costoro non sono la maggioranza della società, ma come dicevo in un precedente intervento sono quelli che con i loro voti possono cambiare la direzione di marcia di un popolo e spingerlo sino sul ciglio del baratro. E chissà se alle prossime elezioni non lo spingeranno giù.

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