domenica 19 febbraio 2012

Back from the future


In altri post di Piazzaverdi abbiamo trattato il tema della "Crescita a tutti i costi", lo slogan ripetuto fino alla noia da destra, da sinistra e dal centro, tipico del nostro mondo occidentale impostato sul "finanzcapitalismo". 

Abbiamo già descritto tutte le preoccupazioni che una simile "corsa" ci possa condurre verso l'incompatibilità con la vita stessa del nostro Pianeta, e quindi di noi stessi. 

Siamo, in altri termini, (in)consapevoli (?) attori di una corsa verso un possibile "suicidio" (solo economico?) di massa, del quale evidentemente i nostri governanti non si rendono conto. Oppure credono sia una esagerazione dei soliti ambientalisti...

E invece le risorse naturali sono limitate, e questo lo dicono in tantissimi. Forse sono quasi terminate (vedi qui). Sicuramente non sono infinite (vedi anche qui e qui). 

E questo avviene perchè la "voracità" e la "velocità" con cui le risorse vengono consumate sono assolutamente fuori "scala", troppo elevate rispetto ai tempi con cui si sono create e continuano a riprodursi (quando ciò è possibile...) nel nostro pianeta.

Per altro, e questo è veramente l'aspetto più incredibile, non è tanto l'economia reale ad essere la principale causa di tutto ciò, quanto al contrario l'economia speculativa che è di gran lunga maggiore di quella reale, a giudicare almeno dai dati degli ultimi 5-10 anni. 

Riporta Luciano Gallino nella sua opera "Finanzcapitalismo", che le transazioni sui mercati finanziari globali corrispondono (riferimento all'anno 2007) a 75 volte (!!!) il PIL dell'intero mondo. Solo all'inizio degli anni '90 i numeri erano molto più bassi, anche se certi sintomi di strapotere crescente della finanza speculativa erano già visibili.

La creazione dal "niente" di denaro-debito è stata esponenziale e oggi il debito contratto dalle persone, dalle imprese ecc.. è a valori incredibilmente elevati (ordine cento "trilioni" di dollari). 

Sempre Luciano Gallino sostiene che sarebbe necessario far crescere il PIL globale del mondo di almeno 6-7 volte (all'anno) solo per pagare gli interessi di tale debito !

Ieri il governatore della Banca d'Italia ha invece detto (vedi qui) che, ad esempio, l'Italia è in recessione, e che nel 2012 il PIL calerà dell'1,5% . Per altro, tutta o quasi l'Europa è in recessione, fino a giungere al caso clamoroso della Grecia, che è praticamente già fallita. Altro che crescita, quindi...

Ma tutti sostengono che non si possa rallentare questa macchina finanziaria che va a 3000 chilometri l'ora. Non è pensabile che qualcuno dei potenti del mondo possa dire: freniamo un attimo. Caliamo un attimo le nostre richieste, investiamo "meno" in pubblicità, smettiamo di creare alla gente tante "finte" necessità che producono solo debito, al solo fine di far ingrassare quattro spregiudicati speculatori.  

E quindi non ho alcun dubbio che assisteremo ad altre emissioni di enormi quantità di soldi creati dal "nulla", a fronte di un'economia reale che, paradossalmente, continuerà a non tirare più lo stesso. Almeno per quanto riguarda la creazione e mantenimento dei beni e dei servizi primari, visto che i beni di lusso, la produzione dei quali è estremamente energivora (si pensi solo ai SUV !), difficilmente subiranno delle crisi di produzione...

Però (e non so se rallegrarmene o soffrirne...) ho la netta sensazione che potrà pensarci la Natura stessa a mettere delle regole a queste follie della finanza, che vede nella Crescita della speculazione la sola possibilità di continuare ad ingrassarsi. 

E questo potrebbe accadere attraverso un rapido transito da questo apparente stato ordinato che ci... tranquillizza (vedi il post "inerzia dell'ordine") e fatto di... "supermercati sempre pieni", verso un altro stato altrettanto ordinato dove però faremo forse fatica a trovarli...i supermercati. 

La transizione potrebbe essere catastrofica, citando Renè Thom (vedi anche qui ) e farci ritornare verso un nuovo "vecchio" mondo, in una sorta di "back from the future" del quale, ogni tanto, ce ne parla qualche nostro vecchio nonno...

Staremo a vedere...

Nessun commento:

Posta un commento