giovedì 10 novembre 2011

Deus ex machina

Improvvisamente, inaspettatamente, la rissa è finita, la tempesta si è placata, il caotico e insulso rumoreggiare dei nostri "politici" da avanspettacolo non si sente più.

Tutto è improvvisamente più chiaro, più logico.

Dalla vetta dell'empireo piomba, al centro esatto della scena, il deus ex machina, l'eletto, l'uomo della provvidenza.

I "mercati" vogliono lui, si fidano di lui.

Evidentemente lo conoscono...

Azzardo una previsione per i prossimi 4 giorni.

Lo spread continuerà a salire, molto lentamente, fino al limite del collasso.
Continueranno le vendite dei titoli per spingere ancora più in alto l'asticella dei tassi.
Si arriverà ad un millimetro dal baratro, ad un solo passo dalla rottura fisica del sistema.

Poi (lunedi?, martedì?) ci sarà finalmente l'incarico, la nomina del nuovo governo.

E la fiducia in Parlamento, con lungo e liberatorio applauso.

In quel preciso istante il "mercato" riprenderà improvvisamente gli acquisti dei titoli.

I fondi speculativi faranno incetta degli appetitosi titoli italiani, negoziati al massimo tasso di interesse possibile (e questa massiccia, improvvisa ondata di acquisti provocherà l'inversione della derivata nella curva dello spread).

Il "mercato" incoronerà il nuovo corso dell'Italia che si incamminerà sulla strada del "risanamento" con rinnovato ottimismo.

A quel punto, i pochi e selezionati investitori che saranno riusciti ad acquistare i titoli con cedola al 7%, avranno fatto l'affare del secolo e, per i prossimi anni, si saranno assicurati una corposa rendita finanziaria amplificata dall'effetto leva.

L'Italia (troppo grande e troppo ricca per fallire) onorerà tutti i suoi impegni, fino all'ultimo euro, con un gigantesco e prolungato sforzo bi-partisan, garantendo un imponente e costante e regolare flusso di cassa dalla periferia dell'impero fino al suo esatto baricentro finanziario.

3 commenti:

  1. E' la trama di un bel film? Dove lo danno?
    Io penso che se tra la maggioranza ,che a parole asserisce di stostenere il neonato governo, si formerà qualche crepa ,il PDL e la Lega tenteranno l'impossibile per farlo cadere e a quel punto lo spread salirà alle stelle e il default non sarà più un ipotesi. La nostra salvezza è strettamente connessa al rientro dei tassi d'interesse sui titoli pubblici.

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  2. Pensi ci sia un qualche legame tra il recente fallimento di MF-Global (che operava a leva 40x sui BTP Italiani) e l'ondata di vendite che si sono scatenate da lunedi per tutta la settimana corrente facendo volare lo spread ?

    Ci sono altri fondi speculativi esposti allo stesso modo e, quindi, sull'orlo del baratro, che pretendono dal governo italiano precise garanzie per abbassare il livello di rischio ?

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  3. Alla prima domanda non so risponderti: non so se ci sia un nesso tra le due vicende.
    Riguardo alla seconda domanda non credo che i fondi o altre istituzioni siano nella condizione di poter pretendere. La situazione dei debiti sovrani, tra cui e soprattutto il nostro, è talmente grave e l'entità di questi così grande che nessuno credo sia in grado di controllarne la gestione e prevederne gli sbocchi. La situazione può sfuggire di mano qundo meno ce l'aspettiamo. Il vero guaio sai qual'è? E' che sia che si finisca in default o no le onerosissime conseguenze ricadranno sulla povera gente. Le banche saranno salvate; i gestori dei fondi dopo un pò di tempo si ricicleranno sotto altri nomi,altre spoglie.

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