sabato 3 novembre 2012

Verso la Nuova Mente


La società contemporanea è un sistema estremamente, enormemente complesso.

Possiede miliardi di gradi di libertà.

Gli individui, gli "agenti", siano essi persone fisiche o giuridiche, sono tra loro interconnessi da una fittissima rete di relazioni e comunicano tra loro attraverso una molteplicità di canali sempre più veloci ed efficienti.

Governare (cioè imprimere una direzione ad) un sistema così complesso è impresa assai ardua, quasi impossibile.

Perchè qualsiasi vertice di governo, qualsiasi "mente" politica / economica, non sarà mai in grado di esprimere lo stesso livello di complessità del "corpo" che deve guidare e dirigere.

La mente sarà sempre un po' più stupida del corpo.

Perchè la mente della società (cioè il vertice politico/economico che la guida) sarà costituita, di volta in volta, da strutture, istituzioni, organigrammi, regole, ruoli, ecc... che - per definizione - assumono (devono assumere) una configurazione rigida e poco incline al cambiamento.

Per un certo periodo la struttura di vertice è in grado di cogliere gli elementi essenziali della società "sottostante" e di guidarla cioè di imprimere alla società degli stimoli in grado di orientare il movimento complessivo del corpo sociale verso una direzione determinata o verso la direzione auspicata. Riuscendoci solo in parte.

Ma il corpo sociale, proprio a causa della sua incredibile complessità, evolve più rapidamente della struttura di vertice che si è, di volta in volta, organizzata per guidarlo.

Quindi, dopo un certo lasso di tempo, la struttura di vertice diventa "vecchia", cioè non più adatta a guidare la nuova società. Arranca, arretra, diventa obsoleta, da rottamare.

Ecco allora che le strutture di vertice devono - per loro natura e a causa del loro limite - essere periodicamente distrutte e sostituite con nuove strutture, più moderne e più adatte a guidare il nuovo assetto del corpo sociale.

E così via. Ad libitum.

E poi, dato che la velocità di trasformazione della società diventa sempre più elevata - grazie all'incredibile effetto "leva" delle tecnologie - questi cicli di distruzione e ricostruzione del vertice si ripetono ad intervalli temporali sempre più brevi.

In passato, le strutture di vertice (pensiamo, ed esempio, agli imperi della antichità classica) duravano millenni o secoli.

Oggi durano decenni, anni.

Sembra quasi che l'essere umano, da solo, contando solo sulle sue forze, non sia in grado di esprimere una intelligenza collettiva (e strutturata) in grado di guidare la complessità del suo stesso corpo sociale.

E l'unico modo che ha per guidare il caos sociale verso un ordine accettabile sia quello di sostituire continuamente le strutture di vertice con strutture sempre più nuove e sempre più adeguate.

Pensiamo, nel nostro piccolo, alle vicissitudini della Prima Repubblica terminate improvvisamente con la "rivoluzione" del 1992 e oggi, a distanza di soli 20 anni, la "rivoluzione" del 2012 in corso che rende di nuovo "liquide" le strutture di potere create con la Seconda Repubblica per aprire una nuova stagione di governo (imperniata attorno alle nuove tecnologie della rete) che guiderà per un po' la Terza Repubblica nello svolgimento del suo rapido ciclo verso la Quarta, la Quinta la Ennesima Repubblica (forse).

Fino a quando ?

Sinceramente vedo in questa dinamica un'altra manifestazione di quell'avvicinamento frenetico verso la Singolarità Tecnologica che Vernor Vinge e Ray Kurzweil hanno da tempo profetizzato osservando l'evoluzione del paradigma teconologico del nostro tempo.

L'ultima struttura di governo, l'ultima "mente", non avrà più nulla di umano - quindi - sarà trans-umana e proprio per questo sarà in grado di evolvere alla stessa velocità del corpo sociale o, addirittura, ad una velocità sempre maggiore. Sarà in grado di governare la complessità senza invecchiare mai senza diventare mai obsoleta.

Resta solo da vedere se governerà per il nostro bene o per il "suo". 

E che uso farà del suo "corpo" di cui noi saremo delle semplici cellule.

Lo scopriremo presto (in questa generazione).

E certo non rimpiangeremo le continue distruzioni-creatrici a cui siamo sottoposti, oggi, a causa della nostra molto umana incapacità di auto-governarci.

Sandro.

1 commento:

  1. segnalo:
    http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3627
    http://issuu.com/jobonaf/docs/kit_debito_pubblico_basso

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