sabato 7 dicembre 2013

La crisi oltre la crisi ?



La crisi che stiamo ancora attraversando e dalla quale non sappiamo ancora come uscire si può riassumere, alla fine, in poche righe:

Nel 2008 è scoppiata una gigantesca bolla speculativa prodotta dalla finanza privata senza controllo (ricordate i mutui "subprime" e il crack Lehman ?) e le banche americane (prima) ed europee (poi) sono entrate in grave sofferenza ed hanno semplicemente smesso di far circolare il credito.

L'improvvisa mancanza di credito - come una specie di infarto economico - ha tolto ossigeno all'economia reale che ha iniziato a regredire generando disoccupazione, crollo dei consumi, fallimenti aziendali e (quindi) nuova disoccupazione in una spirale senza fine.

A partire dal 2011, grazie all'impazzimento (non casuale) degli spreads, le banche in sofferenza hanno iniziato a ricapitalizzarsi facendo carry trade sui titoli di stato ad alto rendimento lasciando a secco famiglie e imprese allo sbando.

Quindi, il settore pubblico sta - di fatto - salvando le banche (private) imponendo ai cittadini il supplizio della austerità dopo aver consentito alle banche stesse - nel decennio precedente - di agire indisturbate e senza controlli iniettando titoli tossici nel mercato finanziario e generando bolle speculative di debito privato che alla fine sono semplicemente scoppiate addosso alla gente.

Ora, forse, questa ricapitalizzazione accelerata volge al termine e le banche riprenderanno lentamente a fornire ossigeno al sistema produttivo e ai consumi.

Ma, abbiamo imparato la lezione ?
La crisi che stiamo attraversando ha un solo elemento positivo: rende plasticamente evidente il fatto che - senza regole e limiti imposti dalla Politica - il sistema finanziario, lasciato libero di evolversi senza regole e senza limiti, genera instabilità e produce solo disastri.

 
Come è possibile ?

Minsky e Einaudi ci possono aiutare a capire come abbiamo scritto in altri post:

 
Meccanica (ir)razionale dei mercati e necessità di un Regolatore Sovrano

Quante altre volte ancora dovremo rivivere questo incubo prima di cambiare le regole del gioco ?

E oltre la crisi c'è solo la prossima crisi ?


Sandro

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