Sto leggendo l'interessantissimo articolo di Vitali, Glattfelder e Battiston, del Politecnico di Zurigo, intitolato: "The Network of Global Corporate Control".
Ecco qui il link per scaricarlo: http://arxiv.org/pdf/1107.5728v2.pdf
I risultati di questo lavoro sono stati recentemente divulgati anche da Repubblica
In estrema e brutale sintesi:
analizzando la rete delle partecipazioni azionarie delle principali Aziende Multinazionali del pianeta (per l'esattezza 43060 aziende) e risalendo a ritroso la relazione controllante-controllata, si scopre che una piccolissima frazione di grandi Società (per l'esattezza 147) in prevalenza finanziarie e fortemente interconnesse, controlla - da sola - il 40% del valore complessivo del sistema.
Le Società facenti parte di questa ristrettissima cerchia formano il "Core" del Sistema, il nucleo di controllo, il motore immoto di tutto il cosmo economico-finanziario mondiale che è di conseguenza fortemente influenzato dalla volontà di questo centro di potere.
Cito testualmente dall'articolo:
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We find that, despite its small size, the core holds collectively a large fraction of the total network control. In detail, nearly 4/10 of the control over the economic value of Trans National Corporations (TNCs) in the world is held, via a complicated web of ownership relations, by a group of 147 TNCs in the core, which has almost full control over itself. The top holders within the core can thus be thought of as an economic “super-entity” in the global network of corporations. A relevant additional fact at this point is that 3/4 of the core are financial intermediaries.
>>
Pensiamoci bene, molto bene, quando ci raccontano la favoletta del Libero Mercato.
Libertà e concentrazione-di-potere sono due concetti uguali e contrari, si negano a vicenda, non possono essere in nessun modo conciliati.
E' ora che iniziamo a chiamare le cose con il loro nome e a comportarci di conseguenza.
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