Come tutti sapete, da qualche giorno è stato pubblicato il contenuto integrale della misteriosissima e segretissima lettera che Mr. Draghi e Mr. Trichet inviarono al governo italiano lo scorso 5 agosto, alla vigilia di una delle più grandi speculazioni al ribasso sul mercato dei nostri titoli sovrani.
Ecco il testo:
http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml?fr=correlati
http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml?fr=correlati
La pubblicazione della lettera ha suscitato, come c'era da aspettarsi, un nutrito seguito di commenti e di analisi.
Particolarmente significativo ed esplicito è stato il commento di Enrico Letta (vicesegretario unico del Partito Democratico) pubblicato anche nel suo blog personale ( http://www.enricoletta.it/?p=5665 ) e che ora riporto integralmente:
<<
I contenuti della lettera di Draghi e Trichet rappresentano la base su cui impostare politiche per far uscire l’Italia dalla crisi. È siderale – dice Enrico – la distanza tra quelle analisi e ciò che il governo ha concretamente fatto, o meglio non fatto, in queste settimane. Qualunque governo succederà al governo Berlusconi dovrà ripartire dai contenuti di quella lettera.
>>
Non mi cimenterò in una minuziosa analisi dei contenuti della lettera dei due banchieri centrali e mi asterrò da qualsiasi considerazione relativa alla opportunità che siano proprio i banchieri centrali a dettare l'agenda politica degli Stati sovrani, loro debitori.
Mi limito solo a riportare un solo piccolo frammento della lettera...
e a ricordare (al banchiere e al politico) come si sia inequivocabilmente espresso il Popolo Italiano, lo scorso 13 giugno, in merito alla privatizzazione dei servizi locali (e, in particolare, dell'acqua):
e anche quali fossero le aspettative degli speculatori alla vigilia dello stesso referendum
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